ESERCIZI INTERATTIVI

1.1

 

1.2

 

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1.4

 

1.5

Qual è la forma corretta di questi aggettivi? Scegli. Usa garzantilinguistica.it per scoprire il significato delle parole che non conosci, e/o la forma di un aggettivo che non conosci.

 

1.6

Leggi questo testo molto attentamente. Nota i verbi che incontri. Usa garzantilinguistica.it se necessario. Poi scegli se le idee sotto sono vere (True) o false (False).

   Breve storia dell’Unione Europea

Creare e mantenere la pace, risolvere i problemi insieme, collaborare e ricominciare fianco a fianco: con questi obiettivi, alla fine della Seconda Guerra Mondiale (1945) che ha portato distruzione in quasi tutto il continente europeo, i leader di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi si uniscono per dare vita a un’alleanza che porti prosperità e benessere in Europa.

  1. 1957: nasce la Comunità Economica Europea (CEE).  Dopo anni di dibattiti e conferenze, i sei stati firmano il Trattato di Roma: costituiscono la Comunità Economica Europea (CEE), eleggono una Commissione e un Consiglio dei Ministri e stabiliscono la costituzione di un Parlamento europeo e di una Corte di giustizia. Da quel giorno, i sei stati fondatori lavorano per il libero movimento dei beni, dei servizi, dei lavoratori, per sviluppare insieme il commercio, l’agricoltura, e i trasporti.
  2. 1973-1986: l’Europa dei 12 stati.  L’idea di un’unione comincia ad attirare anche altri paesi ed è così che nel gennaio del 1973 entrano nella CEE anche Danimarca, Irlanda e Regno Unito, mentre nel 1981 si aggiunge la Grecia e nel 1986 aderiscono anche Spagna e Portogallo. Quella che è nata come un’unione prima di tutto economica diventa un’organizzazione che si impegna in numerosi settori della vita dei cittadini: ambiente, salute, sicurezza, giustizia.
  3. 1992: l’Unione europea.  Con il Trattato di Maastricht gli stati europei scelgono il nome di Unione europea (UE). Adottano l’Inno alla Gioia, tratto dalla Nona sinfonia di Beethoven, come inno ufficiale e una bandiera con dodici stelle, simbolo delle nazioni che hanno firmato il trattato, disposte in cerchio, su uno sfondo blu.
  4. 2002: l’Euro.  Il 1° gennaio 2002 19 stati adottano la moneta unica, l’euro, che ha sostituito man mano le monete e le banconote che si utilizzavano in precedenza nei vari stati. Così, l’Italia ha detto addio alla lira, la Francia ai franchi, e così via. Alcuni stati (come il Regno Unito che ha le sterline) hanno invece scelto di tenere la propria moneta.
  5. 2016: l’Unione europea con 28 stati e 24 lingue. Nel 2016 l’Unione europea comprende 28 stati. Ogni stato che entra a far parte dell’Unione europea mantiene la propria lingua, le proprie tradizioni, la propria cultura e i propri interessi. Non mancano tuttavia i problemi e alcuni stati hanno più volte manifestato l’intenzione di uscire dall’Unione europea, perché considerano i vantaggi offerti dall’Europa inferiori alle regole da rispettare.
  6. 2016-2020: Brexit. A luglio del 2016 con un referendum i cittadini del Regno Unito decidono di lasciare l’Unione europea. Inizia un processo difficile e complesso di separazione, finito a gennaio 2020. Ora l’UE ha 27 nazioni membre.

(Tratto e adattato da https://www.focusjunior.it/scuola/storia/unione-europea-storia/)

 

1.7

Il comparativo. Qual è la soluzione corretta? Scegli.

 

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I comparativi e superlativi irregolari: scegli la forma corretta in ogni caso.

 

 

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Leggi questo breve articolo e cerca di capire il più possibile, usando garzantilinguistica.it e reverso.com.

La bottiglia di nessuno

Una spiaggia libera, una delle poche rimaste sulla costa più privatizzata d’Europa. Conficcata nella sabbia, una bottiglia di plastica vuota. Infine una coppia di adulti abbastanza evoluti: hanno libri e giornali sotto il braccio. Piantano l’ombrellone a meno di un metro dalla bottiglia. Prendono il sole ascoltando civilmente la musica nelle cuffie, parlano fra loro con una certa indignazione di ecologia e costi della politica, mangiano la frutta, mettono le bucce in un sacchetto e il sacchetto dentro il cestino dei rifiuti.

La bottiglia abbandonata no. Non la toccano. E quando la sera lasciano la spiaggia, la bottiglia rimane là a testimoniare l’idea che del bene comune hanno molti italiani, per cui ciò che è pubblico non è di tutti, ma di nessuno. Quindi dello Stato, un’entità esterna a cui non sentono di appartenere, se non come finanziatori forzati attraverso le tasse. Da noi il proverbio scandinavo «Pulisci davanti alla porta di casa tua e tutta la città sarà pulita» non avrebbe possibilità di attecchire, perché siamo pronti a lucidare la porta di casa con la lingua, ma qualsiasi cosa le sta davanti non è di nostra competenza.

Ho poi gettato io la bottiglia di nessuno nel cestino, ma quante dovrò ancora gettarne prima di pareggiare le volte in cui non l’ho fatto?

[Tratto e adattato dal blog di Massimo Gramellini, La Stampa, 3 agosto 2003]

 

Scegli se le seguenti affermazioni sono vere (T) o false (F) secondo quello che hai letto nell’articolo.

 

1.18

 

1.19

L’ambiente e i rifiuti: vocabolario utile

  • l’ambiente [environment]
  • l’ambientalista [environmentalist]
  • rispettare, proteggere / tutelare, difendere, salvaguardare [to safeguard] l’ambiente
  • la salvaguardia / la tutela dell’ambiente
  • ridurre l’impatto ambientale [to reduce the environmental footprint]
  • i rifiuti [waste; trash]
  • la spazzatura [trash; garbage]
  • portare fuori la spazzatura [to take out the trash]
  • il bidone della spazzatura [garbage bin]
  • il cestino dei rifiuti [trash can]
  • gettare, buttare [to throw (away)]
  • raccogliere i rifiuti [to collect waste]
  • la raccolta dei rifiuti
  • fare la raccolta differenziata [to sort recyclables]
  • riciclare i rifiuti [to recycle waste]
  • riciclabile
  • l’inquinamento [pollution]
  • inquinare

Guarda questa foto, scattata (taken) in una piccola cittadina italiana nel 2018. Poi completa l’esercizio sotto.

 

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