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ESERCIZI INTERATTIVI

4.1

 

4.2

 

4.3

 

4.4

 

4.5

 

4.6

Due libri che raccontano di donne nella mafia. Storie molto diverse. Leggi attentamente i due brani [excerpts] poi fai gli esercizi di vero/falso che seguono.  Ecco alcune spiegazioni preliminari utili per capire il contesto:

  • sfidare: to challenge
  • prove: evidence (in a criminal case)
  • spaccio: drug dealing
  • ‘Ndrangheta: nome della mafia calabrese [local name for mafia from the region of Calabria]
  • gestire: to manage ; gestione: management
  • estorsione: racket
  • latitante: at large
  • concorso esterno alla mafia: external collaboration with the mafia
  • cosca = clan

1.  Le ribelli. Storie di donne che hanno sfidato la mafia per amore

di Nando Dalla Chiesa (2006; 2024)

L’opera descrive, con lucidità e passione, la storia di donne che si sono assunte il compito doloroso di contrastare la mafia nel loro paese.

Si comincia con Francesca Serio, la madre del contadino Salvatore Carnevale, ucciso per aver fondato a Sciara la prima sezione del sindacato agricolo. Salvatore fu ucciso da quattro mafiosi che vennero tutti assolti per insufficienza di prove. Segue poi la scena di Felicia Impastato, madre di Peppino Impastato, che aveva coraggiosamente deciso di parlare delle ingiustizie del mondo, delle prepotenze diffuse sulla terra ed in particolare nel suo paese, attraverso la creazione di una radio libera. Felicia, dopo la tragica fine del figlio, falsamente accusato di essere deceduto durante un atto di terrorismo da lui stesso organizzato, cercò con forza giustizia per suo figlio contro il boss mafioso Tano Badalamenti che abitava a cento passi da lui. Felicia cercò in tutti i modi di allontanare la convinzione che il figlio fosse stato un terrorista, riuscendo ad ottenere giustizia attraverso il processo che si concluse con la condanna di Tano Badalamenti.

Si narra poi la storia di Rita Atria, sorella di Nicola, giovane boss dello spaccio, diciassettenne collaboratrice di Paolo Borsellino e disperatamente suicida dopo la morte del giudice Borsellino.

[…]

[Brano tratto da https://www.questionegiustizia.it/, di Antonella Di Florio, ottobre 2024]

 

 

2.  Madrine di ‘Ndrangheta

di Federica Iandolo (2024)

Le donne nella ‘ndrangheta sono vittime e complici, ribelli e protagoniste delle trame criminali. Sono madrine pronte a seguire i loro uomini fino al sacrificio estremo, ma anche autrici di clamorose denunce. Ce lo racconta in un bel libro Federica Iandolo, giurista e ricercatrice indipendente che ha scritto Madrine di ‘ndrangheta.

Le donne si evolvono coi tempi, seguendo i dettami della modernità che rende le mafie sempre più subdole. Quella femminile è dunque una parte decisiva della mafia calabrese, che forse non è stata ancora adeguatamente analizzata. Partendo dai primi del Novecento, Federica Iandolo ripercorre negli anni le modificazioni avvenute. Un lungo e dettagliato reportage, che si rivela anche un’indagine antropologica, tra passato e presente.

“Le donne di ultima generazione non sono più solo mogli o figlie sottomesse e analfabete – scrive la giurista – Nunzia Graviano, ad esempio, gestiva il settore finanziario delle attività illecite, conosceva le lingue, usava il computer e leggeva il Sole 24 ore”. L’autrice racconta anche due storie di donne condannate nel processo “Aemilia”. Karima Baachaoui, tunisina, legata sentimentalmente a Gaetano Blasco, ‘ndranghetista: lei è latitante dal 2015 così come il fratello Moncef. Gestiva contabilità, partecipava agli incontri di mafia, faceva estorsioni, trasferiva armi. Adesso è in Tunisia ma le leggi non permettono il suo arresto. E poi la bolognese Roberta Tattini, consulente finanziario per il boss Nicolino Grande Aracri, condannata per concorso esterno alla mafia. Entrambe “sono donne non inserite formalmente nella ‘ndrangheta, non appartengono alla cultura calabrese, hanno competenze professionali, sono infatuate dal potere e dal denaro proveniente dall’ambiente criminale”.

Senza dimenticare Giuseppina Mauro ed Elisabetta Grande Aracri, moglie e figlia del boss Grande Aracri, condannate per aver gestito la cosca in assenza del marito-padre.

[…]

[Brano tratto da repubblica.it, di Lucio Luca, novembre 2024]

 

 

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Spunti: Italiano intermedio 2 Copyright © 2025 by Daniela Viale is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International License, except where otherwise noted.

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